Continuiamo anche oggi a parlare dei nostri angeli custodi attraverso la testimonianza diretta di San Padre Pio. Il nostro amatissimo Padre Pio, che è stato assistito dal suo angelo custode fin dalla sua fanciullezza in modo speciale, raccomanda a tutti “grande devozione a questo sì benefico angelo” e stima “un grandissimo dono della Provvidenza la presenza di un angelo che ci custodisce, guida e illumina per la via della salvezza”.
Il suo pensiero sull’angelo custode è sempre chiaro e conforme alla teologia cattolica e alla dottrina ascetico-mistica tradizionale. Sfogliando l’Epistolario ci si imbatte in una fioritura abbondante e variopinta di appellativi: piccolo compagno della mia infanzia, buon segretario, angioletto, il mio buon angiolino, inseparabile compagno, celeste personaggio, insigne guerriero, messaggero celeste, come un fratello, come un amico, come un familiare…
“Quanto più era sprezzante, cruda e dispettosa la terminologia adoperata per distinguere ed individuare il demonio e le sue arti